Si chiama Google Panda, e’ attivo già in molti paesi e presto sbarcherà anche in Italia, e promette di rivoluzionare il posizionamento sul web, scopriamo nel dettaglio le caratteristiche principali del nuovo algoritmo di Mountain View.
Gli albori: Google Caffeine
Era il 2009 e google si accingeva a cambiare e potenziare il suo algoritmo di ricerca con Google Caffeine, l’uso inaudito del suo motore di ricerca da parte degli utenti di tutto il mondo lo aveva costretto ad aumentare il volume di indicizzazione, e cosa non da poco, di rendere le operazioni di ricerca sempre più veloci ed efficaci. Dal punto di vista prettamente tecnico Google di fatto, faceva “salire” nelle SERP i siti che avevano maggiore freschezza ed erano pertanto piu’ “nuovi”, questo perchè si presumeva che un sito con articoli aggiornati fosse piu’ utile e comunque rispettasse di più i canoni di una ricerca.
Cos’è cambiato?
Google “panda” (e’ questo il nome in codice adottato per questo sostanzioso update) focalizzerà la sua attenzione sulla qualita’ degli articoli contenuti nel sito da indicizzare. Un sito con contenuti di qualità avrà un posizionamento maggiore rispetto ad uno con contenuto duplicato o di basso livello. Con questo nuovo algoritmo Google intende dire basta ai siti “aggregatori” e vuole potenziare invece i siti che forniscono informazioni utili, veritiere e che possano soddisfare le esigenze dei suoi utenti.
Il nuovo algoritmo sarebbe addirittura in grado di riconoscere il linguaggio usato per il tema affrontato, se il linguaggio non corrisponde analiticamente al target di visitatori Google penalizzerebbe di fatto il contenuto reputandolo “non adatto”. Questo significa che se noi avessimo un sito di videogiochi, e quindi rivolto a un target “giovane” non potremmo usare un gergo forbito o comunque complesso, pena la penalizzazione nelle SERP.
Social Network? Sì grazie!
Con l’esplosione dei social network come Facebook e Twitter, anche Google ha deciso di dare maggiore peso a questi mezzi di comunicazione davvero innovativi. Pertanto sarà sempre più essenziale integrare sul proprio sito metodi facili e veloci di sharing, dove il visitatore potrà condividere l’articolo con i propri amici. Il “mi piace” di Google pertanto non sarà più solo un “vanto” ma sarà anche utile per scalare le SERP e rendere il nostro articolo POPOLARE nel web. Oltre a questo anche i mezzi di comunicazione video con youtube saranno davvero importanti per quanto riguarda l’indicizzazione dei nostri articoli. Rendere il nostro articolo popolare pertanto, attraverso questi siti sociali, ci permetterà di trovare nuovi potenziali clienti/visitatori, oltre a farci conoscere in pochi istanti a migliaia di persone con un solo click.
Cosa fare per uniformarsi al nuovo algoritmo?
La prima cosa da fare e’ scrivere articoli o contenuti in genere unici e limitare a zero i contenuti duplicati, ora più che mai. Oltre a questo risulta essenziale usare un linguaggio il più possibile adatto al proprio target, e sopratutto cercate di integrare al massimo i social network come Twitter, Youtube e Facebook. Ricordate sempre di aggiornare il più possibile i vostri articoli perchè, come si suol dire, il passato aiuta a rendere migliore il futuro, e quindi avere un articolo aggiornato e al passo con i tempi, come succedeva con Caffeine, anche in futuro potrà giovare nel posizionamento nelle SERP. Ricordate inoltre,di curare in ogni minimo dettaglio il tag <title> (il più importante del punto di vista SEO), e di strutturare le vostre pagine usando i tag <h1> (per i titoli principali) e <h2> (per le descrizioni). Per ulteriori informazioni utili potete consultare questo articolo sul nuovo tag Hgroup di Html5 per potenziare il vostro template lato SEO.
E voi cosa ne pensate di questo nuovo update?
Era inevitabile che anche Google tenesse in considerazione i principali pilastri Social, da Facebook a Youtube (che è suo). La parte sul gergo e le scelte lessicali invece mi sembra molto delicata, specialmente se la lingua non è l’inglese…
Ciao Ale, in che senso delicata? sembra invece che dove panda è gia’ attivo alcuni siti che usavano scelte lessicali diverse dal proprio target siano stati penalizzati (seppur non di molto, intendiamoci) in alcune serp.